Chi li conosceva solo per la hit "Little Talks" dopo il live di ieri sera si è innamorato completamente di loro, chi non li conosceva affatto è tornato a casa con un sorriso gigantesco stampato in faccia; chi era già loro fan non può che essersi rafforzato nelle proprie convinzioni: gli Of Monsters and Men hanno travolto Firenze, nello stesso giorno in cui in città atterrava il Papa ("lo abbiamo visto e lo abbiamo messo nella lista ospiti per stasera. Papa se ci sei dì "ciao" " ha esordito a un certo punto Nanna, cantante della band).
La loro carica di folk/pop, le loro armonie, sono qualcosa di solare, divertente e allo stesso tempo coinvolgente; è incredibile pensare che queste caratteristiche si ritrovino nella musica di una band che arriva dall'Islanda, terra dalla quale siamo abituati ad avere in dono prodotti di enorme qualità ma più introspettivi (dai Sigur Ros a Bjork).
Da "Empire", fino a "Human", passando per "Mountain Sound" l'Obihall balla, canta, si emoziona: giovani e giovanissimi scuotono le teste a ritmo, illuminano il cielo con i propri smartphone; insomma gli Of Monsters and Men sono i padroni della festa, una festa a cui siamo tutti invitati, a patto di non badare troppo al dresscode e lasciarsi prendere dalla musica.
Quando, poco prima del bis, arriva il momento della tanto attesa "Little Talks" il teatro letteralmente esplode, i cori si susseguono, le braccia sono alte al cielo, le mani tengono il ritmo.
Semplicemente, grazie agli Of Monsters and Men, alla loro musica, alla loro positività, si è incapaci di fermarsi per quasi due ore di show magnifiche, inaspettate, di qualità: mai un calo di tensione, mai una pausa.
L'Islanda ci regala un'altra grande band, anzi due, perchè i Mammut mettono in scena un opening set che farebbe rabbrividire certi headliner: sound potente, più oscuro rispetto a Nanna e compagni, e con una vocalist dall'estensione vocale eccezionale, che fa vibrare il teatro con acuti di una precisione e di una potenza invidiabili. Segnatevi il loro nome, ne sentiremo parlare.
@Alessio Gallorini