"Heaven", è questa la gigantesca scritta che sovrasta il palco di Mika. Paradiso. Mai parola fu più azzeccata per definire lo scenario che di lì a poco andremo a gustare: un mondo di suoni, colori sgargianti, luci e sorrisi. Semplicemente il mondo di Mika, che in 2 ore intense di live ci dimostra cosa voglia dire essere una popstar di livello mondiale.
Da "No place in heaven", il pezzo di apertura, fino a "Lollipop", una carrellata di successi ed emozioni che è difficile raccontare, messe in scena sapientemente da questo saltimbanco un po' dandy, che quando canta sfodera una voce incredibile, tanto che lui stesso alle volte sembra non sapere quali ne siano i confini.
Mika, re della scena, Mika col suo guardaroba sbrilluccicante, Mika capace di trasformare una roulotte in un palcoscenico glam, Mika che si siede al piano ed emoziona, o che ci balla sopra, Mika che parla in un italiano quasi perfetto ma che con il suo accento risulta sempre un po' buffo, Mika che corre e salta da una parte all'altra senza un momento di respiro. Semplicemente Mika.
Davanti a lui 8000 anime in festa, in un Nelson Mandela Forum stracolmo, 8000 voci che intonano all'unisono "Grace Kelly" o ancheggiano quando risuona "Boum Boum Boum", 8000 luci che creano uno scenario meraviglioso nel Nelson Mandela completamente al buio su "Underwater", quando è lo stesso Mika che le "sfida" a gridare con tutta la voce che hanno in corpo.
La scenografia diventa un gigantesco pop-up cartoonesco e a sorpresa compare anche Chiara Galiazzo, che regala brividi e magia duettando con Mika sulle note di "Stardust".
Siamo all'apice di una serata da ricordare, una favola colorata e glitterata costruita su misura per il suo protagonista unico, un protagonista magistrale: Mika!
Siamo tutti teenager impazziti a una festa, siamo tutti "d'oro", come canta lui stesso. Mika sa regalare qualcosa di preziosissimo in questo caotico 2015: 2 ore di spensieratezza (e bellezza) assoluta, come solo il pop può fare.