Lo spettacolo ODISSEA UN
RACCONTO MEDITERRANEO in programma
per giovedì 22 giugno al TEATRO ROMANO DI FIESOLE subirà un cambio di
programma. La produzione infatti ci informa che il Maestro MONI OVADIA non potrà
presenziare all'evento concordato dato che il suo medico gli ha imposto un
periodo di assoluto riposo a seguito del ricovero in ospedale dal 10 al 16
Giugno 2017. Pertanto verrà proposto il CANTO IX con MARIO INCUDINE come indicato di seguito.
Sono validi gli stessi biglietti in possesso. E’ previsto il rimborso del
singolo biglietto presso il punto vendita dove il
titolo è stato acquistato o scrivendo all’indirizzo dal quale è arrivata la
conferma dell’ordine online, entro e non oltre il 24 giugno.
MARIO INCUDINE e ANTONIO VASTA "Il Ciclope" canto IX - musiche scritte ed eseguite da Antonio Vasta
È il primo cunto di Odisseo. È il racconto con
cui inizia la "versione di Odisseo". Alla reggia di Alcinoo, Odisseo
ascolta Demodoco il cantore narrare della guerra di Troia e dei ritorni degli
eroi sopravvissuti. Odisseo piange e si rivela ad Alcinoo. Omero dal racconto
in "oggettiva" passa al racconto in "soggettiva". Odisseo
dipana per Alcinoo il filo delle sue avventure ed inizia con gli "effetti
speciali", con il ciclope Polifemo, certo di catturare l'attenzione del re
e di ottenere da lui navi per tornare ad Itaca. Mario
Incudine, artista di straordinario talento, attore, cantante, scrittore,
reduce dal successo de Le Supplici a Siracusa di cui ha firmato la regia con Moni Ovadia e di cui è stato interprete e
traduttore in lingua siciliana, affronta a suo modo questo "cunto".
Lo trasforma in un vero e proprio canto con musiche scritte appositamente da
Antonio Vasta, suo fidato collaboratore. Il Ciclope di Omero si contamina con la
riscrittura di Pirandello e di Sbarbaro, entrambi "traduttori" del
Ciclope di Euripide. Ed è interessante notare che Pirandello lo traduca a
ridosso della prima guerra mondiale e Sbarbaro delle seconda. Il Ciclope anche
questo è: la forza bruta contro l'intelligenza, la violenza contro
l'accoglienza.
MARIO INCUDINE, artista di straordinario talento, attore, cantante, scrittore, reduce dal successo de Le Supplici a Siracusa di cui ha firmato la regia con Moni Ovadia e di cui è stato interprete e traduttore in lingua siciliana, affronta a suo modo questo "canto". Lo trasforma in un vero e proprio canto con musiche scritte appositamente da Antonio Vasta, suo fidato collaboratore. Il Ciclope di Omero si contamina con la riscrittura di Pirandello e di Sbarbaro, entrambi "traduttori" del Ciclope di Euripide. Ed è interessante notare che Pirandello lo traduca a ridosso della prima guerra mondiale e Sbarbaro delle seconda. Il Ciclope anche questo è: la forza bruta contro l'intelligenza, la violenza contro l'accoglienza.