Giovedì 26 Agosto 2021 Orario di inizio 21:00
Teatro Romano di Fiesole
UGO DE VITA/
NOSTRA SIGNORA DEI TURCHI
di Carmelo Bene
lettura di Ugo De Vita
Fabio Consiglio violino
con la partecipazione di Maurizio Brunetti e Aurora De Pasquale
Assistente alla regia Enea De Vita
Allestimento scelta dei testi e le musiche a cura di Ugo De Vita
Ampi brani dal capolavoro di Carmelo Bene in una lettura che è già musica, una grande sfida.
In teatro Carmelo Bene divise in due ambienti il privato e il pubblico, l’opera, e ad un certo punto cuoceva spaghetti in una fetida cucina, tra sughi e uova sbattute, dove mangiava e beveva copiosamente e ai fornelli e imprecava contro un giovine novizio pruriginoso, altro suo doppio.
Brani di Puccini e di Verdi ossessivi sopra inserti di Ruggeri che recita: «quant’è bella giovinezza…» e brani di poesia di Federico Garcìa Lorca: «alle cinque della sera…» con la voce di Arnoldo Foà. Qualcosa di questo abbiamo tenuto.
Carmelo comunque mescola e confonde sensazioni di una adolescenza punita, non è casuale la dedica al padre, c’è Campi Salentina, è l’origine permeata da odori, sensazioni e antiche leggende moresche insomma la terra d’Otranto mortificato dalla presenza di un indelebile medioevo fitto di monache e di sante, di puttane e di reliquie, non mancano minacciose apparizioni: tibie, ossari, fantasmi inquieti, cavalieri della fede che covano sotto la corazza: erotismo e ascesi. Per tutto questo e molto altro la lettura vuole essere anzitutto omaggio incondizionato e nulla più. Intanto in ambito letterario e rovesciamento di parlari diversi. Un gorgo come sottolineava nella acuta introduzione alla edizione il critico Maurizio Grande, la vera innovazione testuale di CB va oltre il metalinguismo.
Un monumento alla disaffezione e alla caducità dell’amore e al torpore dinanzi al sacrificio fideistico dei martiri.
Il testo è controverso, cristallino e vetroso, tanto trasparente da risultare incomprensibile, per contro Carmelo ci indica via di fuga: la musica e la poesia della voce.
Perché di letteratura e teatro di CB, rimane questo: la parola, il soffio che si fa voce nella intuizione nicciana dello “spirito della musica”.
Una voce senza corpo è quel che pare il protagonista, un po’ marionetta e un po’ Pinocchio, non corpo macchina dell’attore ma macchina attoriale e “voce”, come ogni volta strumento al servizio di quel che resta della fabula.
- i bambini sotto i 4 anni di età entrano gratuitamente accompagnati da un adulto, in numero di un bambino/a per ogni adulto, ma non hanno diritto ad occupare un posto a sedere.
- ridotto residenti Comune di Fiesole solo presso la biglietteria del Teatro presentando un documento d'identità che attesta la residenza (aperta dal mese di maggio)
Possono acquistare un biglietto specifico al prezzo più basso previsto per l'evento ed entrare con un accompagnatore gratuito. I biglietti sono reperibili esclusivamente attraverso i punti vendita del Circuito Box Office Toscana - Onde evitare problemi all'ingresso alla venue e poter accedere ad una sistemazione consona, si sconsiglia fortemente l'acquisto di un biglietto generico.
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