Lunedì 8 Agosto 2022 Orario di inizio 21:15
Fortezza Mont'Alfonso
Di qua, di là, di su, di giù!
Una giornata nella folìa ariostesca
Cinquecento anni fa Ludovico Ariosto arrivava in Garfagnana in qualità di governatore. Poeta della meraviglia e della magia poetica che nell’Orlando furioso aveva già dato corpo alla classicità rinascimentale coniugando la varietà del mondo nell’unità della poesia, Alfonso I d’Este, duca di Ferrara, gli aveva conferito l’ufficio precipuo di ricondurre ad unità anche gli interessi particolari che facevano delle selvagge terre d’Appennino luoghi conflittuali e massimamente inospitali.
Ariosto arrivò in Garfagnana in un periodo assai turbolento per tutta la Penisola, proprio mentre il mito rinascimentale dell’ideale classico dell’armonia e della padronanza umana sul destino andava a frantumarsi nella realtà concretissima delle guerre horrende de Italia (Machiavelli) - così come la Grecia classica aveva precipitato la propria fine nelle guerre del Peloponneso.
Niente più nobili contese cavalleresche, niente più ideali cortesi di onore e fedeltà (se mai fossero realmente mai esistiti), Ariosto trovò in Garfagnana “furti, omicidii, odi, vendette et ire”, una terra divisa dalla “sedizion che ci soggiorna” e popolata di “assassini in gran schiera”. Il mestiere delle armi da fuoco aveva soppiantato la destrezza della spada, l’archibugio la nobile contesa e ormai l’interesse particolare aveva irrimediabilmente dissolto quello collettivo diradando anche il sogno rinascimentale dell’armonia. L’uomo ideale dell’umanesimo lasciava il posto all’uomo reale, ad un medesimo tempo “golpe e lione”, dominato dalla selvatichezza e dalla follia delle proprie illusioni individuali.
Così, nella pratica di governo della Garfagnana, il mondo degli uomini si confermò ad Ariosto come un “rincrescevol labirinto”, un dedalo senza uscita, una prigione in cui ognuno è carceriere di sé stesso e vittima della propria illusione peculiare; un luogo non sconosciuto al poeta, che con la sua magia aveva già evocato nel Furioso col palazzo incantato di Atlante, dove i più valorosi cavalieri d’Oriente e Occidente inseguivano all’infinito ognuno l’immagine del proprio desiderio, trasportati dalla stessa bufera infernale di Dante che travolgeva Paolo e Francesca e le anime incontinenti dei lussuriosi menandole senza rimedio “di qua, di là, di giù, di su”.
- i bambini sotto i 4 anni di età entrano gratuitamente accompagnati da un adulto, in numero di un bambino/a per ogni adulto, ma non hanno diritto ad occupare un posto a sedere. Non sono ammessi: ovetti, passeggini, carrozzine e supporti vari.
Possono acquistare un biglietto specifico ed entrare con un accompagnatore gratuito. I biglietti sono reperibili esclusivamente presso il punto vendita Pro Loco di Piazza delle Erbe a Castelnuovo di Garfagnana Tel 0583 641007. I biglietti non sono acquistabili online.
Onde evitare problemi all'ingresso e poter accedere ad una sistemazione consona, si sconsiglia fortemente l'acquisto di un biglietto generico.
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