Musart Festival propone una sinergia tra musica e luoghi
d’arte. Durante le serate di festival, gli spettatori potranno visitare gratuitamente, dalle
ore 20 fino ad inizio spettacoli, alcuni dei luoghi d'arte più significativi
che si affacciano su piazza della Santissima Annunziata e piazza Brunelleschi
poco distante.
“Percorsi emozionali’ che si dipaneranno attraverso giardini, luoghi di
culto, palazzi monumentali: tra questi lo Spedale degli Innocenti, la Chiesa di
San Francesco Poverino, il Giardino del Museo Archeologico, l'Istituto Geografico Militare, la Basilica di
Santissima Annunziata, la Biblioteca Umanistica dell’Università di Firenze,
Mensa della Caritas Diocesana – San Francesco.
Musart Festival proposes a synergy between music and art places.During the festival evenings, viewers will be able to visit, for free, from 8
pm until the shows starts, some of the most significant art venues of Piazza
della Santissima Annunziata and the not far away Piazza Brunelleschi. "Emotional itineraries" that will unfold through gardens, places of
worship, monumental palaces: among them the Spedale degli Innocenti, the Church
of San Francesco Poverino, the Garden of the Archaeological Museum, the
Military Geographical Institute, the Basilica of Santissima Annunziata, the
Humanistic Library of the University of Florence, Mensa of the Diocesan Caritas
- San Francesco.
I luoghi d'arte aperti alle visite gratuite sono - The following places of art open will be open for free visits:
Un’opportunità
per scoprire le ricche collezioni documentarie di una delle più importanti
biblioteche italiane di ambito umanistico e visitare i suggestivi chiostri
dell’antico
monastero di Santa Maria
degli Angeli. Visite guidate da lunedì 15 a martedì 23 luglio (esclusi sabato e domenica) ore 19.15 e 20.15. All'interno della struttura anche quest'anno saranno presenti due mostre: "Un invito Winckelmann: dalle raccolte della Biblioteca Umanistica" (Sala d’accoglienza della biblioteca) e "Liriche femminili: mostra fotografica" (Corridoio Brunelleschi)
An opportunity to discover the rich documentary collections of
one of the most important Italian humanistic libraries and visit the evocative
cloisters of the ancient monastery of Santa Maria degli Angeli. Once again this year in the location there will be one or more
exhibitions (details forthcoming soon).
Terminato
da pochi mesi un lotto di improcrastinabili interventi di consolidamento e
restauro dell’immobile, la chiesa, tornata al suo antico splendore, ha ripreso
alle ore 10 dei giorni festivi la regolare celebrazione della S. Messa in
latino secondo il Rito Romano Antico e soltanto in questo breve arco temporale
può essere ammirata.
Returned to ist former glory after completing a few months of a
lot of urgent consolidation and restoration of the building works, the church
has resumed at 10 am on holidays the regular celebration of the Holy Mass in
Latin according to the Ancient Roman Rite and can only be admired in this brief
period.
La
Caritas Diocesana è l'organismo pastorale istituito dal Vescovo al fine di
promuovere, anche in collaborazione con altri organismi, la testimonianza della
carità della comunità ecclesiale diocesana, in tutte le sue articolazioni, in
forme consone ai tempi ed ai bisogni, in vista dello sviluppo integrale
dell'uomo, della giustizia sociale e della pace, con particolare attenzione
agli ultimi e con prevalente funzione pedagogica.
The Diocesan Caritas is
the pastoral body established by the Bishop in order to promote, also in
collaboration with other bodies, the testimony of the charity of the diocesan
ecclesial community, in all its articulations, in forms consistent with the
times and needs, in the view of the integral human development, social justice
and peace, with particular attention to the poorest and with a prevalent
pedagogical function.
L'Istituto Geografico Militare (IGM) ha il compito di fornire
supporto geotopocartografico alle Unità e ai Comandi dell'Esercito italiano e
svolge le funzioni di Ente cartografico dello Stato. Trae le sue origini
dall'Ufficio Tecnico del Corpo di Stato maggiore del Regio Esercito che nel
1861 aveva riunito in sé le tradizioni e le esperienze degli uffici
cartografici degli Stati preunitari. Trasferito da Torino a Firenze nel 1865,
nel 1882 ha assunto l'attuale denominazione. E' collocato in suggestivi ambienti, già appartenuti al
Convento della SS. Annunziata, tra i quali spicca il monumentale salone del
1694, impreziosito da due affreschi raffiguranti episodi della vita dell'Ordine
dei frati Serviti.
The "Istituto Geografico Militare" (IGM) has the task
of providing geotopocartographic support to the Units and Commands of the
Italian Army and performs the functions of the State Cartographic Body. Its
origins come from the Technical Office of the General Staff of the Royal Army
which in 1861 had brought together the traditions and experiences of the
cartographic offices of the pre-unification states. Transferred from Turin to
Florence in 1865, in 1882 it took on its current name. It is located in suggestive environments, formerly belonging to the Convent of
the SS. Annunziata, among which the monumental hall of 1694 stands out,
embellished by two frescoes depicting episodes from the life of the Order of
Servite friars.
Fondata dall’Ordine dei Padri Serviti nel 1250 fu ampliata nel
Trecento e assunse l’aspetto attuale nel corso dei tre secoli successivi,
ad opera di
Michelozzo e Leon Battista Alberti fino
all’ultimo restauro effettuato da
Giuseppe Poggi. Luogo
di culto di grande importanza per i fiorentini che vi si recano
in particolare per l’Annunciazione (25 marzo) e la Natività di
Maria (8 settembre).
La
Chiesa è caratterizzata dallo
stile barocco: all’esterno il portale centrale,
arricchito da un mosaico di
Davide Ghirlandaio,
raffigurante l’Annunciazione e sopra l’arco centrale del portico, gli affreschi
di Jacopo Carucci (
Pontormo), pittore che fece del
rinnovamento degli schemi compositivi della tradizione, la sua principale
caratteristica.
Superato il portico, il
Chiostro dei Voti, a forma quadrilatera, circondato da
colonne corinzie a sorreggere gli archi. Sulle pareti, affreschi che
ripercorrono la storia della Madonna, tra cui la Visitazione del
Pontormo.
Nell’atrio altri affreschi di
Rosso Fiorentino e Andrea del
Sarto
, vero e proprio maestro dell’intera prima generazione dei manieristi. Il soffitto è riccamente
decorato da
Volterrano. Accanto ad ogni finestra, un quadro
raffigurante un Miracolo della Madonna, dipinti da Cosimo Ulivelli, Giovanni
Fiammingo e Ferdinando Folchi. Preziosi e
bellissimi gli organi:
l’Organo in Cornu Epistulae, di Domenico di Lorenzo da Lucca; l’Organo in Cornu
Evangelii, opera di Matteo Nigetti, e di fronte l’organo gemello di Cosimo
Ravani da Lucca.
La Cappella della Santissima
Annunziata è racchiusa da quattro colonne di ordine corinzio costruite con
marmo di Carrara ed è caratterizzata da vari elementi: un ornamento con simboli
riguardanti i privilegi della Madonna; due angeli che sorreggono la corona,
opera degli scultori
Stefano Ricci e Vincenzo Scheggi;
due candelieri ai lati dell’altare, risalenti al 1820, e lampade appese dentro
e intorno all’edicola. Lungo le navate e la tribuna della chiesa, le cappelle
dedicate a numerosi Santi, ricche di affreschi ad opera di illustri pittori,
tra cui spicca la cerchia del
Perugino nella Cappella di
Sant’Andrea Apostolo.
Curiosità
- Sopra il secondo medaglione di destra una grata dorata, nota
come
finestra dei Principi, da cui la famiglia granducale assisteva alla
liturgia, provenendo dal
Palazzo della Crocetta, abitato, tra
gli altri, da Maria Maddalena de’ Medici, sorella di Cosimo II, nata deforme e
di salute cagionevole: per lei furono costruiti i quattro corridoi sopraelevati
che collegano il palazzo ad altri edifici, sia per evitarle sforzi fisici sia per
sottrarla agli sguardi curiosi dei passanti.
- Nella
chiesa è conservata una
reliquia tra le più venerate di Firenze: un
affresco dell’Annunciazione iniziato nel 1252 da un monaco e, si dice,
completato da un angelo. Molte coppie, dopo le nozze, offrono fiori alla
Vergine pregando per una vita matrimoniale lunga e felice.
Founded by the Order of the Servite Fathers in 1250 it was enlarged in the 14th century and assumed its present appearance during the following three centuries, thanks to the work of Michelozzo and Leon Battista Alberti, up to the last restoration carried out by Giuseppe Poggi.Place of worship of great importance for the Florentines who go there in particular for the Annunciation (March 25) and the Nativity of Mary (September 8). The Church is characterized by Baroque style: outside the central portal, enriched by a mosaic of Davide Ghirlandaio, depicting the Annunciation and above the central arch of the portico, the frescoes by Jacopo Carucci (Pontormo), a painter who made the of the innovation of the traditional compositional schemes his main characteristic. After passing the porch, the Cloister of the Vows, with a quadrilateral shape, surrounded by Corinthian columns supporting the arches. On the walls, frescoes that trace the history of the Madonna, including the Visitazione del Pontormo. In the hall other frescoes by Rosso Fiorentino and Andrea del Sarto, true masters of the entire first generation of mannerists. The ceiling is richly decorated by Volterrano. Next to each window, a painting depicting a Miracle of the Madonna, painted by Cosimo Ulivelli, Giovanni Fiammingo and Ferdinando Folchi. Precious and beautiful organs: the Organ in Cornu Epistulae, by Domenico di Lorenzo da Lucca; the Organ in Cornu Evangelii, by Matteo Nigetti, and opposite the twin organ by Cosimo Ravani from Lucca. The Chapel of the Santissima Annunziata is enclosed by four Corinthian columns built with Carrara marble and is characterized by various elements: an ornament with symbols regarding the privileges of the Madonna; two angels that support the crown, work of the sculptors Stefano Ricci and Vincenzo Scheggi; two candlesticks on the sides of the altar, dating back to 1820, and lamps hanging in and around the newsstand. Along the aisles and the tribune of the church, the chapels dedicated to numerous saints, rich in frescoes by illustrious painters, among which stands out the circle ofPeruginoin the Chapel of Sant'Andrea Apostolo.
In
una lettera datata 1892 di Luigi Adriano Milani al Ministro della Pubblica
Istruzione Pasquale Villari, appare chiaro come il Palazzo della Crocetta sia
stato scelto in funzione del giardino, che sembrava adatto ad ospitare in ali
costruite all’interno le sculture antiche disseminate nella Galleria degli
Uffizi e in vari palazzi fiorentini. Milani considera il giardino come
un’appendice del suo Museo Topografico e, per allestirlo, fa riferimento alla
propria esperienza di studioso e visitatore dei maggiori musei europei: il
metodo di “trapianto” dei monumenti era diffuso in quell’epoca e aveva esempi
illustri.
Il
giardino pensato dal Milani è un museo en plein air, che suscita anche
l’ammirazione di studiosi stranieri e forse prende spunto dalle Esposizioni
Universali che nel corso del secolo vengono allestite nelle capitali europee.
L’idea è quella di smontare alcune tombe etrusche e ricostruirle a Firenze in
modo da permettere al visitatore l’esperienza allora rara di venire a contatto
con il materiale direttamente nel contesto di pertinenza. Il criterio di scelta
è legato
alle condizioni di conservazione, per cui sono spostati solo quei monumenti per
i quali non è garantita una buona tutela sul posto.
Il
Milani si dedica ad allestire lo spazio del giardino soprattutto a partire dal
1900 e lo inaugura nel maggio 1903 invitando i Sovrani. L’indomani
dell’inaugurazione i commenti sono entusiasti, tutti salutano questa atmosfera
ambientale perfettamente ricostruita. Studiosi e appassionati italiani e
stranieri sono ammirati dall’opera di Milani che, nonostante alcuni azzardi, ha
l’indubbio merito di aver considerato l’importanza di immergere il visitatore
in una ricostruzione quanto più verosimile del contesto archeologico.
A letter dated 1892 by Luigi Adriano Milani to the Minister of Public Education Pasquale Villari, makes clear that the Palazzo della Crocetta was chosen because of the garden, which seemed suitable for hosting in its wings the sculptures scattered in the Gallery of Uffizi and in various Florentine palaces. Milani considers the garden as an appendix to his Topographical Museum and, to set it up, refers to his own experience as a scholar and visitor of the major European museums: as a matter of fact the method of "transplanting" monuments was widespread in that era and had illustrious examples. The garden designed by Milani is an en plein air museum, which also arouses the admiration of foreign scholars and perhaps takes its cue from the Universal Expositions that are set up in the European capitals over the course of the century. The idea outlined in the letter is to dismantle some Etruscan tombs and rebuild them in Florence so as to allow the visitor the rare experience of coming into contact with the material directly in the relevant context. The selection criterion is linked to the conditions of conservation, for which only those monuments are moved for which good protection on the spot is not guaranteed.
All’Istituto degli Innocenti i bambini venivano lasciti in una pila, una pietra concava, collocata sotto il Loggiato. La pila viene dotata ai primi del Cinquecento di una grata a maglie tanto larghe da lasciar passare un neonato e proteggerlo da possibili pericoli esterni: la finestra ferrata. Una campanella avvertiva della presenza del bambino che spesso aveva nelle fasce un segno di riconoscimento, monete spezzate o piccoli oggetti che sarebbero serviti al genitore per riconoscerlo successivamente. Il 30 giugno 1875 viene chiusa la finestra ferrata e apre l’Ufficio di consegna, che contribuì a arginare l’abbandono dei bambini.
La chiesa dell'Ospedale venne realizzata da Brunelleschi all'inizio de Quattrocento e fu intitolata a Santa Maria degli Innocenti. L'interno venne interamente rinnovato in forme tardo barocche tra il 1785 e il 1787 su progetto di Bernardo Fallani e decorato da Sante Pacini, che affrescò la volta con canniccio raffigurò la scena di Mosè salvato dalle acque, a glorificare l’intervento divino nella salvezza dell’infante in fasce. L'attuale altare maggiore, proveniente dalla distrutta chiesa di San Pier Maggiore, fu realizzato nel Seicento in pietre dure ed è ornato da un'Annunciazione di Giovanni Antonio Sogliani. La chiesa conserva anche una tela seicentesca di Matteo Rosselli, raffigurante la Vergine in gloria fra i Santi Martino e Gallo. Questa tela fu eseguita a spese dello "spedalingo" Niccolò Pieri, il quale volle ricordare la riunione agli Innocenti degli ospedali di San Gallo e San Martino alla Scala. La chiesa di Santa Maria degli Innocenti è chiusa in attesa di restauro.
The hospital church was built by Brunelleschi at the beginning of the fifteenth century and was dedicated to Santa Maria degli Innocenti. The interior was entirely renovated in 1786 to a design by Bernardo Fallani and decorated by Sante Pacini, who frescoed the vault with Moses saved from the waters. The present high altar, coming from the destroyed church of San Pier Maggiore, was built in the seventeenth century in semi-precious stones and is decorated with an Annunciation by Giovanni Antonio Sogliani. The church also preserves a seventeenth-century painting by Matteo Rosselli, depicting the Virgin in glory between Saints Martin and Gallo. This canvas was executed at the expense of the "spedalingo" Niccolò Pieri, who wanted to remember the meeting at the Innocents of the hospitals of San Gallo and San Martino alla Scala. In the church of the hospital restoration works are in progress, therefore it can currently be viewed only from the outside.
Nel 1419 si diede avvio alla costruzione dell’edificio, primo esempio di architettura rinascimentale, progettato da Filippo Brunelleschi su commissione dell’Arte della Seta per accogliere i bambini. Da seicento anni l’Istituto degli Innocenti lavora in difesa dell’infanzia e promuove i diritti dei bambini e dei ragazzi secondo gli obiettivi stabiliti dalla Convenzione Onu sui diritti del fanciullo (1989).
L’Istituto degli Innocenti realizza attività di ricerca e monitoraggio, formazione e documentazione per enti, istituzioni, organizzazioni a livello locale, regionale, nazionale e internazionale nell’ambito dei temi legati a infanzia, adolescenza e famiglia e a supporto delle politiche in favore di bambini e ragazzi.
L’accoglienza resta il primo e fondamentale compito dell’ente che adegua attività e servizi alle nuove esigenze sociali. Oggi l’Istituto degli Innocenti ospita nella sua sede storica tre strutture - Casa Bambini, Casa Madri e Casa Rondini - grazie alle quali vengono fornite risposte a situazioni di disagio, in stretto raccordo con i servizi sociali, la magistratura ordinaria e minorile, gli organi di polizia giudiziaria, le Aziende Sanitarie del territorio.
All’Istituto ha sede il Polo per l’infanzia 0-6 Innocenti che include i tre nidi d’infanzia – Biglia, Birillo e Trottola - dell’Istituto degli Innocenti, il centro educativo integrato 0-6 Girandola, la scuola dell’infanzia comunale Innocenti e il nuovo centro per bambini e famiglie “Crescere insieme”.
L'Istituto cura la valorizzazione del proprio patrimonio storico e artistico raccolto nel Museo degli Innocenti, inaugurato nel giugno 2016, che unisce arte, architettura e storia dell’infanzia nel racconto di sei secoli di impegno nella tutela e promozione dei
The institution, founded in 1419 as the Ospedale degli Innocenti to house and assist abandoned children, has been working for children for six hundred years. The ancient hospital was built to a design by Filippo Brunelleschi and is considered the first example of Renaissance architecture; today it houses two nursery schools, a kindergaren, three family houses for the reception of children and mothers, the Office of Research Innocenti of UNICEF, the National Center for documentation and analysis on childhood and adolescence. The monumental complex also houses the new Museo degli Innocenti, divided into three thematic routes (history, architecture, art) that tell the history of the institution and the richness of the cultural heritage preserved by the institution. The museum displays about eighty works, including masterpieces by artists such as Luca and Andrea della Robbia, Sandro Botticelli, Domenico Ghirlandaio, Piero di Cosimo. It also offers the city a cafeteria, a bookshop dedicated to children and young people, ample space for temporary events and educational activities, presenting the vocation of the Innocents to hospitality in a cultural key.
La grande loggia affacciata sulla città, il Verone, ovvero l'antico stenditoio dell'Istituto degli Innocenti dove, dalla fine del Quattrocento, veniva tesa ad asciugare la biancheria. Nell'Ottocento la loggia era usata come "Grande terrazza di soggiorno per balie, bambini lattanti e divezzati". Un restauro negli anni Sessanta del Novecento aveva portato alla distruzione dello scalone che collegava la terrazza con il piano sottostante, rendendo il verone non più accessibile. Dopo quarant'anni, nel giugno 2016, questo luogo è tornato fruibile ospitando il punto ristoro del Museo. Qui verranno allestite le cene abbinate al Gold Package.
The large loggia overlooking the city, the Verone, or the old drying rack of the Istituto degli Innocenti where, from the end of the fifteenth century, the linen was placed for drying. In the nineteenth century the loggia was used as a "large living room terrace for nurses, suckling and weaned babies". A restoration in the 1960s had led to the destruction of the staircase that connected the terrace with the floor below, making the balcony no longer accessible. After forty years, in June 2016, this place has become usable again and it hosts the Museum's cafeteria. This is the place were the dinners combined with the Gold Package will be set up.
Dedicato al granduca Ferdinando I. Opera tarda del Giambologna terminata dall'allievo Pietro Tacca nel 1608, a coronamento del sogno del Granduca di venire ricordato per le sue imprese al pari del padre Cosimo I.
Dedicated to the Grand Duke Ferdinand I. Late work by Giambologna finished by his pupil Pietro Tacca in 1608, crowning the Grand Duke's dream of being remembered for his deeds like his father Cosimo I.
Le due fontane in bronzo con figure marine, capolavoro della scultura manierista, furono realizzate nel 1629 da Pietro Tacca, cresciuto nella bottega del fiammingo Giambologna, per ornare inizialmente il monumento a Ferdinardo de Medici a Livorno e qui montate nel 1643. Autore anche della Fontana del Porcellino il Tacca fu il massimo esponente del Barocco in Toscana
The two bronze fountains with marine figures, a masterpiece of Mannerist sculpture, were made in 1629 by Pietro Tacca, who grew up in the workshop of the Giambologna, to initially decorate the monument to Ferdinardo de Medici in Livorno and assembled here in 1643. Also the author of the Fontana del Porcellino, the Tacca was the greatest exponent of the Baroque in Tuscany